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I Reparti Paracadutisti Italiani
(1939 - 1943)

 


Nel luglio 1940, contemporaneamente all'inizio dei corsi di addestramento presso la Scuola di Tarquinia, furono costituiti i primi reparti paracadutisti del Regio Esercito, il l° e 2° Battaglione, ed il 3°, interamente formato da Carabinieri. Nel settembre le denominazioni numeriche mutarono, per rispettare la tradizione che, in base all'anzianità d'Arma, assegna ai reparti di Carabinieri il numero l, e così il 3° Btg. si trasformò in l° Battaglione Carabinieri Paracadutisti, il l° diventò 2° ed il 2° prese la denominazione di 3°.
Nella primavera del 1941 si ebbe la formazione del 4° Battaglione Paracadutisti che, assieme al 2° e al 3°, andò a costituire il l° Reggimento Paracadutisti, rinforzato dalla Compagnia Cannoni contro-carro da 47/32. Da questo momento e fino alla primavera del 1942 fu tutto un susseguirsi di nuove costituzioni; nacquero il 5°, 6° e 7° Battaglione che formarono il 2° Reggimento Paracadutisti, e poi il 9°, 10° e Ho Battaglione che confluirono nel 3° Reggimento. Contemporaneamente le varie compagnie cannoni reggimentali e quelle di nuova, costituzione vennero fuse formando dapprima il l°, 2° e 3° Gruppo Artiglieria Paracadutisti e successivamente il Reggimento Artiglieria Paracadutisti. Nacque anche 1'80 Battaglione Guastatori Paracadutisti, reparto specializzato all'uso degli esplosivi dopo un apposito corso alla Scuola del Genio di Civitavecchia. Il 1° settembre 1941 il l° e il 2° Reggimento, il Reggimento Artiglieria, 1'8° Btg. Guastatori, una compagnia collegamenti e una di minatori-artieri concorsero a formare la prima Grande Unità di fanteria paracadutista del Regio Esercito Italiano.
Essa prese il nome di la Divisione Paracadutisti e fu posta sotto il comando del Gen. Div. Enrico Frattini. Nei mesi successivi l'organico fu completato con il 3° Reggimento. Nel giugno 1942 l'unità assunse la denominazione ufficiale di "Folgore", un nome che, nato probabilmente dal motto latino "Ex alto fulgor" adottato dal l° Reggimento, sarebbe divenuto in seguito un simbolo per tutti i paracadutisti italiani.


Una volta costituita, la "Folgore" era stata trasferita nelle Puglie per addestrarsi ad un importantissimo impiego bellico: la conquista di Malta. Sfumata l'operazione, essa fu destinata al teatro di guerra dell'Africa Settentrionale e, per ragioni di sicurezza, assunse il nome di copertura di 185° Divisione "Cacciatori d'Africa". Contemporaneamente cambiò anche la numerazione dei reggimenti: il 1° divenne 3° e successivamente 185°, il 2° si trasformò in l° e poi in 186°, il 3° mutò in 2° e poi in 187°. Il Reggimento Artiglieria divenne 185° Rgt. Artiglieria.
Prima della partenza, la 185° Divisione venne contratta su due Reggimenti (186° e 187°), mentre il 185°, ceduti al 187° i Btg. 2° e 4°, rimase in Italia col suo 3° Btg.
per formare il nerbo di una nuova unità, la 184° Divisione Paracadutisti "Nembo".
Costituita ufficialmente il lo novembre 1942, al comando del Gen. Brig. Ercole Ronco, la "Nembo" aveva la tipica struttura su tre reggimenti di fanteria paracadutista (183°, 184° e 185°) e su un reggimento di artiglieria di accompagnamento. I vari battaglioni che via via venivano costituiti ed addestrati presso le Scuole di Tarquinia e di Viterbo, andarono a formare l'organico della divisione secondo il seguente schema:
- 183° Reggimento Paracadutisti, con i Battaglioni 10° bis 15° e 16°.
- 184° Reggimento Paracadutisti, con i Battaglioni 12° 13° e 14°.
- 185° Reggimento Paracadutisti, con i Battaglioni 3°, 8° bis e 11°;
- 184° Reggimento Artiglieria Paracadutisti, con i Gruppi da 47/32, 1°,2° e 3°;
- 184° Battaglione Guastatori Paracadutisti.
A questi reparti si aggiungevano la Compagnia cannoni reggimentali, la Compagnia mortai da 81 divisionale, le Compagnie collegamenti, minatori-artieri, motociclisti e ciclisti, servizi vari, oltre ad un Gruppo corazzato su carri L/6 e M/14.
Mentre la Divisione "Nembo" veniva assegnata ad incarichi operativi nel territorio nazionale, la Scuola Paracadutisti di Viterbo addestrava i battaglioni che avrebbero formato la nuova Divisione "Ciclone".
Nel mese di agosto 1943 erano stati costituiti quattro Battaglioni, 17°, 18°, 19° e 20°, mentre era stato designato a comandare la Divisione il Gen. Brig. Giorgio Morigi. Anche questi reparti sarebbero stati, dopo pochi giorni, coinvolti nelle tragiche vicende seguite all'annunzio dell'armistizio.

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